Confcommercio Trentino è ben più di una semplice territoriale di categoria, avendo nel tempo creato un vero e proprio sistema imprenditoriale basato su servizi rivolti agli associati e su partecipazioni e investimenti finanziari tanto che oggi, come sottolinea il suo presidente, Gianni Bort, «l’insieme di tutte le Confcommercio italiane non assomma la metà del patrimonio accumulato da Confcommercio Trentino».
Un sistema che ha mosso i primi passi negli anni Settanta del secolo scorso con l’attivazione di una società di servizi, la Seac, volta ad offrire ai commercianti la gestione della contabilità e delle paghe dei dipendenti, poi allargatasi a diventare un vero e proprio sistema che spazia dai servizi di gestione aziendale ad attività editoriali nel campo fiscale ed imprenditoriale. Cui s’accompagna Seac Fin che opera negli investimenti con partecipazioni detenute, tra titoli e azioni, di 104 milioni e che assieme esprimono un patrimonio netto di 144 milioni di euro. A queste si affiancano Servizi Imprese e Terfin con un patrimonio netto di altri 14 milioni. A queste si aggiunge la holding Ucts Srl e un patrimonio immobiliare complessivo che vale oltre 100 milioni senza alcun mutuo attivo.
Di fatto il sistema di Confcommercio Trentino assicura agli 8.400 associati e ai 900 dipendenti una realtà economicamente florida, che mette assieme ogni anno utili netti nell’ordine di 8 milioni di media se si guarda agli ultimi vent’anni.
Negli ultimi giorni la holding Ucts è finita all’onore della cronaca per una polemica innescata dal presidente dei grossisti, Mauro Bonvincin che ha denunciato il potenziale buco creatosi all’interno di una partecipata, Effcient Building, a seguito di un’inchiesta giudiziaria nell’ambito della ricostruzione post sisma dell’Irpinia, dove l’azienda partecipava in un progetto per la ricostruzione di 300 casette in tre diversi comuni. Un problema derivante dall’interpretazione dei bilanci dell’azienda, tanto che la stessa Cassazione è intervenuta per annullare il sequestro di 40 milioni contestati, che alla fine della vertenza probabilmente si concluderà in un nulla di fatto, “liberando” i milioni contestati e al momento finiti a riserva e, conseguentemente, portando in pesante rosso il bilancio della società invece che in utile consistente.
Nell’intervista fatta dal direttore di ViViItalia Tv, Stefano Elena, al presidente di Confcommercio Trentino, Gianni Bort, si traccia un quadro del sistema associativo, le sue ricadute e gli scenari futuri.
Buona visione.
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