Sacrario militare di Rovereto riaperto dopo la ristrutturazione

Il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti presenzia alla cerimonia.

0
21

Il Sacrario militare di Rovereto è posto sul dosso di Casteldante, fu costruito tra il 1933 e il 1936 e inaugurato nel 1938. Racchiude le salme di 20.279 caduti italiani e austro-ungarici. Sono visibili un tratto di trincea costruita nel dicembre 1915 da reparti della Brigata Mantova, piccoli monumenti commemorativi e alcuni pezzi d’artiglieria. Nei pressi rimangono pochi ruderi e un pozzo del castello nel quale si dice abbia soggiornato il Poeta.
Tra il 1922 e il 1927, furono trasferiti sul colle i cimiteri di guerra delle montagne circostanti. Quando il fascismo volle edificare grandi spazi monumentali in cui celebrare la “religione della patria”, fu incaricato del progetto del Sacrario l’architetto Fernando Biscaccianti.

La costruzione poggia su due gradoni circolari situati alla sommità di un’ampia scalinata. Al piano superiore si trovano un altare, una Via crucis e le tombe degli irredentisti roveretani Damiano Chiesa e Fabio Filzi. Al piano inferiore è collocato il busto marmoreo del maresciallo d’Italia Gugliemo Pecori Giraldi e una lapide a ricordo delle medaglie d’oro della Legione Trentina. I loculi con i nomi dei caduti sono distribuiti sulle pareti del sacrario.

La zona monumentale si estende alla “Strada degli artiglierilunga circa 4 km, realizzata negli anni ’40 e costellata da 120 lapidi dedicate ad artiglieri cui è stata conferita la Medaglie d’Oro. Dove termina, vi è la caverna di Damiano Chiesa, con un pezzo di artiglieria da 149mm, nei cui pressi l’irredentista roveretano fu catturato.

Presenti alla cerimonia di riapertura del Sacrario militare di Rovereto, gli ambasciatori di Austria, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, oltre alle rappresentanze delle forze armate, ai numerosi sindaci e delegazioni dei comuni della Vallagarina e delle Valli del Leno, al viceprefetto vicario di Trento, Massimo Di Donato, alla procuratrice generale di Rovereto, Orietta Canova, anche il capo ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa, il generale Andrea Rispoli. Quest’ultimo ha sottolineato come il Sacrario di Casteldante «costituisca un simbolo della riconciliazione tra i popoli».

I lavori di restauro conservativo hanno visto il rifacimento del tetto, delle finestre e dei terrazzi del corpo centrale, il restauro delle artiglierie e delle trincee che circondano il sacrario, la messa in sicurezza del percorso lungo gli accessi, del belvedere e dei percorsi interni e la posa dei tabelloni informativi.

«Sono onorata di rappresentare il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e portare il suo saluto a questa cerimonia di riapertura del Sacrario Militare di Casteldante – ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti -. Un luogo ricco di tanta storia militare che non è solo monumento, ma simbolo di memorie da ricordare e tramandare. Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti dei Caduti di tutte le Guerre. E li onoriamo anche con la conservazione e la cura del decoro dei siti dove riposano le loro spoglie; è un dovere istituzionale e civico di cui la Difesa si fa carico, come “cultura della Difesa”, come custodia della memoria storica e dei valori della Nazione».

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “ViViItalia Tv”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Ti piace “Focus Trentino”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”

Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!

YouTube

Telegram

https://t.me/ViviItaliaTv

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/viviitaliatv

Facebook

https://www.facebook.com/viviitaliatvwebtv

© Riproduzione Riservata