Commissione europea non passa la sfiducia, ma perde comunque pezzi

In un solo anno, la maggioranza di Ursula von der Leyen oggi è sotto soglia, anche sotto la spinta dei malumori a sinistra e nel suo partito. Ora tocca alla Corte di giustizia Ue.

0
61

La Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen si salva dalla mozione di censura presentata all’Europarlamento da una parte dei Conservatori di Ecr come nelle attese, ma con numeri decisamente inferiori a quelli che solo un anno fa hanno portato alla sua rielezione, testimoniando come la maggioranza attuale che la regge sia sempre più sfaldata, complice anche gli effetti economici e sociali dei provvedimenti presi durante la scorsa legislatura, in gran parte confermati anche in quella attuale, salvo che nei vari paesi europei monta la protesta per la crisi manifatturiera sempre più grave, a partire dalla Germania per arrivare in Italia e Francia.

La mozione di censura presentata dalla delegazione rumena dell’Ecr verteva sui rapporti e sulle modalità di acquisto decisamente poco trasparenticensurate anche dall’Ombudsman europeo – relative alle modalità di trattativa e di acquisto dei vaccini Covid, sottoscritta da 74 eurodeputati su 720, votata nell’Europarlamento da 360 deputati che l’hanno bocciata, ben 41 in meno della maggioranza Ursula 2024, con il risultato che con questi numeri la von der Leyen un anno fa non sarebbe stata rieletta.

Per la cronaca, a favore della mozione hanno votato 175 eurodeputati, 18 astenuti e ben 167 hanno deciso per l’abbandono dell’Aula. Tra gli italiani, Forza Italia e Pd hanno votato contro la censura, mentre a favore si sono pronunciati i Salviniani e pure il M5s (siamo in attesa di vedere cosa succederà all’incarico dorato di Gigino Di Maio di alto rappresentate per i paesi del Golfo Persico, appena riconfermato, nominato grazie al preziosissimo supporto all’elezione di Ursula sei anni fa del M5s), mentre l’intera delegazione di Fratelli d’Italia è uscita dall’aula.

Lo sfilacciamento della maggioranza della Commissione Ursula 2 è figlio anche di un bilancio oggettivamente deludente di quanto fatto nel secondo mandato, che altro non è che l’effetto delle decisioni prese durante il suo primo mandato a partire dalla deriva ambientalista del “Green Deal” che si è trasformato in un boomerang economico e sociale senza alcun beneficio per l’ambiente, oltre a mettere a rischio la competitività di interi settori manifatturieri e milioni di posti di lavoro europei.

I problemi per il cammino del secondo mandato di Ursula von der Leyen non sono finiti qui. Dal 16 luglio la Commissione è attesa ballare per il progetto di bilancio settennale, dove si vorrebbero tagliare fondi di bilancio a favore delle politiche agricole e dei fondi di coesione, con forti conseguenze sulla Politica agricola comune, con l’ovvia contrarietà del mondo agricolo comunitario che ha già avviato la mobilitazione che Bruxelles ha già conosciuto a suon di letame scaricato dinanzi ai sui palazzi dagli agricoltori imbufaliti.

C’è poi la questione del deferimento alla Corte di giustizia europea del conflitto innescato tra Europarlamento e Commissione europea circa il piano di riarmo europeo che von der Leyen ha sottratto alla discussione degli europarlamentari in modo illegittimo, tanto che il presidente dell’Assemblea e suo collega di Partito Popolare, Roberta Metsola, ha dovuto agire per difendere le prerogative parlamentari contro la prevaricazione della Commissione. E se la Corte di giustizia dovesse decidere – come sembrerebbe logico – a favore dell’Europarlamento, la bocciatura per von der Leyen sarebbe probabilmente l’ultima.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “ViViItalia Tv”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”

Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!

YouTube

Telegram

https://t.me/ViviItaliaTv

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/viviitaliatv

Facebook

https://www.facebook.com/viviitaliatvwebtv

© Riproduzione Riservata