Le Alpi sono sempre più una sorta di cintura di castità per l’economia italiana, che vede i trasporti attraverso le Alpi sempre più difficoltosi, sia in esportazione che in importazione, a causa di problemi infrastrutturali dei vari valichi che dei vincoli posti al traffico merci su strada dei vari stati confinanti.
La Camera di commercio di Trento ha ospitato la presentazione delle conclusioni della III edizione del “Programma Infrastrutture” ideato dal sistema di Unioncamere e realizzato da Uniontrasporti che a Trento ha portato il suo direttore, Antonello Fontanili, che ha presentato le risultanze dinanzi ai vertici del sistema camerale regionale e degli esponenti del mondo della politica e dell’economia.
In apertura dell’incontro sui trasporti attraverso le Alpi, il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, a nome anche del residente della Camera trentina, Andrea De Zordo, ha sottolineato «l’importanza per la regione di poter contare su una rete infrastrutturale adeguata ed efficiente, obiettivo raggiungibile solo attraverso un’efficace pianificazione delle opere necessarie e uno stretto coordinamento tra tutti gli attori coinvolti nella loro realizzazione. In questo senso, le Camere di commercio possono rivestire un ruolo fondamentale nel raccogliere e portare all’attenzione dei decisori politici le esigenze emergenti dal tessuto imprenditoriale».
Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, intervistato per “Focus” di ViViItalia Tv dal direttore Stefano Elena, ha ricordato le molteplici attività di studio, monitoraggio, sensibilizzazione e comunicazione poste in essere negli ultimi tre anni all’interno del “Programma Infrastrutture”: dalle analisi congiunturali sul contesto economico territoriale, ai focus di approfondimento sulle specificità di questo territorio, dagli incontri sulle priorità infrastrutturali svolti con le categorie imprenditoriali, al monitoraggio delle priorità infrastrutturali urgenti per le imprese del Trentino Alto Adige, fino ai webinar per sensibilizzare le imprese sulle opportunità offerte dal PNRR che hanno riguardato i potenziamenti infrastrutturali sulla rete ferroviaria, piuttosto che quello stradale, nonostante questo assorba oltre l’85% della domanda di trasporto merci.

Fontanili si è poi soffermato sull’importanza di saper valutare l’impatto economico, sociale e ambientale, derivante dalle limitazioni al traffico lungo la direttrice del Brennero (sia quelle imposte unilateralmente dal Tirolo sia le chiusure dovute ai lavori sul Ponte Lueg). Anche se solo parziale, la chiusura del Ponte Lueg ha infatti generato costi aggiuntivi pari a oltre 90 milioni di euro all’anno per il trasporto merci, che si aggiungono ai 370 milioni di euro/anno, causati dal sistema dei divieti tirolesi.
Ulteriore incertezza è causata dal mancato rinnovo della concessione per l’Autostrada del Brennero, la cui procedura di gara rimane tuttora sospesa.
Nel suo intervento, Fontanili ha inoltre ribadito l’importanza strategica del completamento entro il 2032 della Galleria di Base del Brennero (BBT), che si trova oggi all’86% della sua realizzazione, definendola «un’opera infrastrutturale monumentale che rappresenta una svolta per la mobilità ferroviaria europea, capace di potenziare il trasporto merci su rotaia, di alleggerire il traffico su gomma lungo l’asse alpino e contribuire concretamente alla transizione ecologica del sistema logistico nazionale», che nei migliori scenari possibili «assorbirà circa il 30-35% del totale del traffico merci sul corridoio del Brennero».

Non solo: Fontanili sul fronte occidentale dei trasporti attraverso le Alpi ha ribadito la necessità di potenziare il traforo del Monte Bianco con la realizzazione della seconda canna, così come è appena stato fatto per il Frejus, anche in considerazione che non è sostenibile per l’economia del NordOvest avere il tunnel bloccato per tre mesi (da settembre ai primi di dicembre) all’anno per il prossimi 18 anni, quando la realizzazione della seconda canna aumenterebbe la sicurezza passiva dell’infrastruttura e garantirebbe di evitare il blocco completo della circolazione.
Riguardo al potenziamento della linea ferroviaria Fortezza-Verona, è stato sottolineato come la nomina di un Commissario per i quattro lotti prioritari della linea stia accelerandone l’iter progettuale, la cui realizzazione la renderà un indispensabile complemento del BBT per un efficace trasferimento modale delle merci.
Inoltre, cruciale per l’efficienza logistica si conferma anche la piena operatività dell’Interporto di Trento, quale nodo intermodale fondamentale per il territorio regionale e per la direttrice europea, anche per il potenziamento del servizio “Ro-La” per il trasferimento di camion completi sulla ferrovia.
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