ROMA (ITALPRESS) – Un gigante bianco sempre più fragile, messo sotto scacco dalla crisi climatica. Stiamo parlando dell’Adamello, la montagna che ospita il ghiacciaio più grande delle Alpi Italiani. Solo nell’ultimo anno, la sua fronte ha perso altri 127 metri. Un arretramento preoccupante, che conferma un trend drammatico iniziato da tempo. Ed è proprio qui, a oltre 3.000 metri di quota, che ha preso il via l’edizione 2025 della ‘Carovana dei Ghiacciai’ di Legambiente, con un flash mob simbolico e internazionale. Un lungo serpentone umano ha circondato un grande striscione di 4 metri per 4, al grido “Il tempo di agire è ora”. Accanto a Legambiente, numerose realtà italiane ed europee, tra cui il CAI, la Fondazione Glaciologica Italiana, CIPRA Italia, WWF e molte altre, firmatarie del Manifesto europeo per la tutela dei ghiacciai. L’obiettivo: chiedere una governance europea per la tutela dei ghiacciai e delle risorse idriche collegate. Per Legambiente e i firmatari del Manifesto europeo, per contrastare la crisi climatica in atto occorre agire subito in sinergia mettendo al centro le 8 azioni indicate dal Manifesto: creare un sistema europeo di monitoraggio del rischio criosferico, istituire una rete multidisciplinare di competenze da condividere, valorizzare gli strumenti e le politiche internazionali per la mitigazione e l’adattamento alla crisi climatica nelle aree glaciali europee, sostenere la leadership e il ruolo guida dell’Europa a livello globale, sostenere il valore e la protezione dei ghiacciai, collaborare con università, centri di ricerca e scuole per sensibilizzare e accrescere la consapevolezza di cittadini e istituzioni, istituire spazi di confronto e promuovere e mettere in rete le esperienze provenienti da diverse realtà geografiche, politiche e climatiche, al fine di rafforzare la cooperazione.
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