Il Forum per la ricerca, giunto alla seconda edizione dopo quella di sei anni fa, ha delineato la traiettoria in cui sarà indirizzata l’attività di ricerca, innovazione e sviluppo del Trentino in quella che sarà la “Carta di Rovereto 2025”.
I principali punti della “Carta di Rovereto 2025” redatta da 15 esperti di rilievo nazionale ed internazionale, coordinati da Emiliano Audisio, riguardano gli investimenti nella ricerca sull’intelligenza artificiale a servizio della pubblica amministrazione e delle piccole imprese, tutelare la biodiversità, promuovere l’innovazione in materia di idrogeno e fonti rinnovabili, nonché la personalizzazione, l’efficienza e l’accessibilità dell’assistenza sanitaria, anche attraverso la telemedicina e lo sviluppo di sistemi di supporto decisionale avanzati per la diagnosi precoce.
Ancora, lavorare sulle scienze sociali, per capire e governare i mutamenti, ottimizzare le forme di investimento pubblico-privato, valorizzare il capitale umano attraverso l’attrazione e il trattenimento dei talenti, puntare al bilanciamento tra ricerca libera e applicata e costruire infrastrutture all’avanguardia, dove anche le aziende più piccole possano innovare e sperimentare.
«Questo documento d’indirizzo – spiega Achille Spinelli, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca – rappresenta una guida per le future politiche di ricerca e sviluppo del Trentino, in risposta alle sfide che il territorio è chiamato ad affrontare, forte delle proprie eccellenze e capacità. In particolare, le linee di indirizzo si rivolgono alla necessità di rafforzare la sinergia tra gli interventi pubblici e gli investimenti privati in ricerca e innovazione, di valorizzare ulteriormente il capitale umano e l’attrazione di talenti, e di potenziare il coordinamento tra gli attori del sistema».
«Le linee di indirizzo che il Forum della Ricerca presenta – sottolinea Emiliano Audisio, curatore editoriale dell’iniziativa – sono il risultato di un percorso corale che ha richiesto audacia e visione condivisa. Abbiamo scelto soluzioni pratiche e azioni tangibili per rafforzare la governance integrata tra pubblico e privato, aumentare la capacità di autofinanziamento, l’internazionalizzazione e l’attrazione di talenti, puntando su una collaborazione strutturata tra tutti gli attori del territorio. In un contesto globale in rapida trasformazione, anche le analisi OCSE confermano che la sinergia tra imprese, università e centri di ricerca è oggi la leva chiave per trasformare l’innovazione in valore reale. Il riconoscimento del Trentino come “Regional Innovation Valley” dimostra che il territorio è pronto a competere tra i più innovativi d’Europa. Oggi è necessario un ulteriore cambio di passo: saper coniugare cooperazione e competizione in modo sostenibile. Le proposte del Forum vogliono offrire strumenti concreti per rendere possibile questa evoluzione».
Una delle prime evidenze del Forum è infatti proprio la necessità di un approccio integrato e multisettoriale, con particolare attenzione al coordinamento tra attori istituzionali e privati al fine di ottimizzare le risorse disponibili.
Dal punto di vista delle tematiche, il Forum si è concentrato sulle principali traiettorie di specializzazione per lo sviluppo economico del territorio, ovvero: tecnologie digitali, scienze della vita e medicina, scienze agrarie e agroalimentari, transizione energetica, scienze umane e sociali, scienze fisiche.
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