ACI Trento ha festeggiato i 100 anni nella nuova sede di via Lunelli

Sostituisce quella di via Brennero demolita per consentire lo sbocco nord della variante ferroviaria di Trento.

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Le celebrazioni per i primi 100 anni di Aci Trento sono coincise con l’inaugurazione della nuova sede in via Lunelli, all’angolo con via Centochiavi, negli spazi dell’ex centro pastorale dell’Arcidiocesi, un edificio moderno di nove piani che accoglie sportelli e uffici per oltre sessanta collaboratori appartenenti alle realtà ACI, un vasto interrato nonché una sala congressi per eventi e spazi aperti alla cittadinanza, a conferma di un ruolo che va ben oltre i servizi agli automobilisti.

Alla cerimonia ufficiale, erano presenti il vicepresidente e assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca del Trentino Achille Spinelli, assieme all’assessore provinciale all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa, il presidente dell’ACI Trento Fiorenzo Dalmeri con il direttore Leopoldo Zuanelli Brambilla, il presidente eletto dell’ACI nazionale, Geronimo La Russa e il commissario straordinario di ACI, generale Tullio Del Sette, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il vicario generale dell’Arcidiocesi di Trento don Claudio Ferrari, il commissario del governo di Trento Isabella Fusiello, il presidente del CONI Trento Paola Mora e numerose autorità e presidenti regionali dell’Automobile Club italiani.  

Ad aprire la cerimonia è stato il presidente Dalmeri, che ha spiegato come ACI Trento sia stata “parte integrante della crescita del nostro territorio, tutelando lo sviluppo e offrendo servizi sempre più vicini alle persone, grazie anche a una rete capillare sul territorio trentino”. Ha ricordato che, nel corso di questo secolo, ACI ha “accompagnato l’evoluzione della mobilità, dalle strade sterrate alla mobilità sostenibile”, e ha concluso ringraziando tutti coloro che ogni giorno collaborano e lavorano nell’associazione, nonché Provincia, Autobrennero e l’Arcidiocesi di Trento.

Quindi il generale Del Sette ha evidenziato come ACI Trento rappresenti un esempio virtuoso di un elemento importante della grande federazione ACI e che sono i club come questo che danno forza ad ACI, fatta di una rete di 98 realtà, mettendo in luce l’importanza del servizio ai cittadini e alla sicurezza svolto da ACI, mentre il presidente La Russa ha ricordato che il suo percorso è in qualche modo legato al Trentino, poiché proviene dall’Automobile Club di Milano, che a sua volta aveva come direttore Alberto Ansaldi, originario del Trentino e per lunghi anni alla guida di ACI Trento.

L’inaugurazione è stata arricchita da intermezzi musicali degli studenti del Conservatorio Bonporti, da filmati, fotografie e testimonianze che hanno ripercorso cento anni di mobilità in Trentino, nonché dall’assegnazione di numerosi riconoscimenti. E’ stata consegnata anche ai tanti presenti una pubblicazione, sotto forma di diario, che commemora i primi cento anni dell’Ente in Trentino, al cui interno è stato apposto lo speciale annullo postale realizzato per l’occasione.

1925-2025. Il diario. Pillole di storia nei primi 100 anni dell’Automobile Club Trento”, questo il titolo è una raccolta ordinata di testi, immagini, racconti, dati della mobilità trentina dagli anni Venti ad oggi curata dal ricercatore della Fondazione Museo storico del Trentino Davide Leveghi; è il racconto di un secolo che ha visto il Trentino passare dall’essere terra povera, contadina e di emigrazione a divenire territorio attrattivo e benestante; la motorizzazione, e di conseguenza lo sviluppo del sistema viabilistico, offrono una prospettiva su questa epocale trasformazione. Fra i temi centrali quello delle strade, fondamentali per connettere i territori: decisivo il ruolo dell’Autonomia, con il passaggio nel 1998 della gestione della viabilità da ANAS alla Provincia autonoma di Trento. Ciò ha portato, nel 2024, a una rete stradale di circa 2450 chilometri suddivisi in 875 di strade statali e 1575 di provinciali, con 1160 ponti, 9 passi alpini al di sopra dei 1000 metri e 10 al di sopra dei 1500.

Infine la presentazione dell’operaUniverso di Arte senza Tempo”, realizzata per l’occasione dall’artista Liberio Furlini, una scultura su pietra rupestre, unica nel suo genere.

La nuova sede, frutto di un investimento di oltre 4 milioni di euro, offre spazi funzionali e parcheggi, pensati non solo per i soci ma per l’intera comunità, con sale destinate a incontri pubblici e iniziative culturali.

Con oltre 12.000 soci, ACI Trento continua a essere un punto di riferimento per la mobilità sul territorio, con servizi che spaziano dall’assistenza automobilistica alla promozione di una mobilità più sicura, sostenibile e integrata. Il centenario non segna solo un traguardo importante, ma un nuovo punto di partenza verso una mobilità capace di unire istituzioni, cittadini e operatori in una visione comune di sviluppo responsabile.

Aci Trento assicura ogni anno la riscossione, il controllo e il versamento dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT) gravante sui passaggi di proprietà dei veicoli garantendo alle casse dell’Autonomia speciale un gettito di oltre 20 milioni di euro, cui s’aggiungono i circa 5,5 milioni di riscossione della tassa automobilistica.

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