Se non bastasse il conto in continua crescita dei prezzi al consumo, c’è un altro conto salatissimo che le famiglie, le imprese e le amministrazioni italiane devono pagare: le multe stradali. Solo nel 2024 le famiglie hanno versato oltre 2 miliardi, con un incremento di circa 200 milioni rispetto al 2023. Seguono le imprese, che hanno pagato multe per poco meno di 145 milioni, le amministrazioni pubbliche (35,3 milioni) e infine le istituzioni sociali private (890.000 euro).
I dati sulle multe stradali sono contenuti in un’analisi sui proventi raccolti tra il 2023 e il 2025, effettuata dal Centro studi enti locali sulla base di dati Mef e Istat. Lo studio mostra che, se si guarda al gettito pro-capite, a primeggiare sono spesso i piccoli centri turistici o quelli situati lungo arterie di traffico strategiche. In valore assoluto gli incassi maggiori sono chiaramente nelle grandi città. E anche nel 2025 non va meglio: nei primi 7 mesi l’incasso si è attestato esattamente a 860.353.976 di euro. Una cifra ragguardevole anche se i dati riferiti al 2025 non sono da considerare consolidati. In particolare, nei piccoli enti la registrazione degli incassi alla voce di bilancio corretta non avviene sempre in modo immediato. È quindi prevedibile che, ripetendo l’analisi tra qualche mese, gli importi risultino più elevati.
Tra i piccoli comuni al primo posto assoluto per incasso medio 2024 per abitante, si trova Colle Santa Lucia che, con poco più di 300 abitanti, questo piccolo borgo delle Dolomiti bellunesi ha incassato l’anno scorso 745.000 euro dalle multe stradali. In termini pro-capite questo valore si traduce in oltre 2.154 euro, attestandosi ad una delle maggiori voci di entrata del bilancio comunale.
Il dato “pro capite” – spiega il Centro studi enti locali – va inteso come indicatore del rapporto tra popolazione residente e incasso totale, non come importo effettivamente pagato da ogni cittadino. In molti casi – soprattutto nei comuni turistici o lungo le principali direttrici stradali – una parte significativa delle multe stradali è pagata da automobilisti di passaggio o visitatori, utilizzati a mo’ di vacche da mungere. Ligure il secondo comune “da record” per quanto riguarda il rapporto tra entrate da sanzioni del Codice della strada e popolazione residente. Si tratta di Carrodano, nello Spezzino. Sebbene non raggiunga i 500 abitanti, questo comune – snodo fondamentale per raggiungere le Cinque Terre – ha staccato verbali per 807.000 euro nel 2024. L’anno prima erano stati addirittura 975.000 euro. Ancora più piccolo il comune di Rocca Pia, in Abruzzo, che occupa il terzo gradino del podio. In questo piccolo borgo medievale sono state pagate multe stradali per circa 281.000 euro, a fronte di una popolazione residente di meno di 200 abitanti.
Le prime 10 posizioni della classifica sono interamente dominate da piccoli centri che magari possono fruire di un autovelox piazzato in una posizione strategica. Una situazione che dovrebbe drasticamente cambiare a seguito della revisione degli impianti di accertamento della velocità imposta dal ministero delle Infrastrutture che dovrebbe essere completata entro la fine del 2025, spegnendo tutti gli impianti piazzati più per necessità di cassa che di effettiva sicurezza stradale.
In termini assoluti, l’amministrazione che si conferma regina degli incassi da multe stradali è il comune di Milano, con oltre 431,7 milioni di euro nel triennio (ancora in corso) 2023-2025. Seguono Roma, che nello stesso periodo ha superato i 356,8 milioni, e la città metropolitana di Milano (143,9 milioni). Tra le prime dieci posizioni figurano anche Torino (146,7 milioni), Firenze (161,8 milioni), Napoli (82,7 milioni), Bologna (105 milioni), Genova (87,6 milioni), la provincia di Brescia (61,5 milioni) e Palermo (56,2 milioni).
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